Il Campus

Il Rotary Campus d’Abruzzo è una settimana di vacanza, sotto la responsabilità e la cura dei Rotary Club abruzzesi, offerta a ragazze/i diversamente abili.

Dire una vacanza è dir poco, perché è una vacanza “speciale”, che solo chi ha vissuto personalmente, anche per un solo giorno, un’esperienza al Campus può capire.

Non si tratta solo di un periodo di relax, dove i ragazzi e i familiari possono godere dei numerosi confort che gli organizzatori garantiscono, ma è un’esperienza di vita vera, fatta di sincera spontaneità e di tanto amore. Lo sanno bene i partecipanti che fanno a gara per poter tornare l’anno successivo e che vivono tutto l’anno in trepida attesa nel timore di non essere chiamati a partecipare di nuovo.

Nel Campus loro si sentono protagonisti e uguali a tutti; vivono, mangiano, dormono, giocano ed operano fianco a fianco agli organizzatori e a tutti i rotariani che frequentano il Campus durante il loro soggiorno.

Il rapporto tra disabile e il Rotary non si esaurisce al termine della vacanza, ma prosegue in privato anche oltre, se non altro per un saluto telefonico, per la soluzione di un problema, per una semplice parola di conforto o per un augurio in occasione delle grandi festività. I ragazzi sanno che nella grande famiglia del Rotary trovano sempre un amico, una persona pronta ad ascoltarli ed un abbraccio vero, reale, fatto con il cuore.

Il mondo della disabilità è un mondo molto difficile e complicato che solo chi c’è dentro, anche se con ruoli diversi, può capire. I problemi personali, le necessità oggettive, la sfiducia, lo sconforto e la “rabbia”, sono solo alcuni aspetti tragici che vive chi vorrebbe fare ma non può, chi vorrebbe dire ma non può, chi vorrebbe camminare ma non può.

Nel Campus, invece, nei pochi giorni di svago vissuti insieme, tra attività ludiche e culturali, oltre duecento partecipanti trovano il calore della solidarietà umana che li conforta e li spinge a continuare e a portare la loro “croce” con meno fatica. Questo esempio di solidarietà dei Club d’Abruzzo è sicuramente una goccia dell’immenso oceano della sofferenza. Ma le testimonianze di gratitudine dei partecipanti commuovono così profondamente gli animi dei rotariani coinvolti, che anno dopo anno si sentono spronati a fare sempre di più e sempre meglio.

Sarebbe questo uno di quei piccoli gesti d’amore riportati nella “PREGHIERA DEL ROTARIANO” che, con tanto orgoglio, si recita in occasioni di avvenimenti importanti, forse più con la parola che con le azioni: “…Fa’ che ogni sera cali su di noi la tua benedizione, quella di coloro cui abbiamo offerto un sorriso, suscitato una fede, arrecato un aiuto”… e di sorrisi nel Campus se ne vedono veramente tanti.

Il PRIMO CAMPUS dei Rotary Club d’Abruzzo risale al 1988. Da allora ogni anno, nella prima decade di giugno, anche offrendo solo una settimana di vacanze a ragazze/i disabili, il Rotary, come è suo peculiare compito, ha voluto gettare il seme provocatorio della socializzazione e dell’abbattimento di barriere psicologiche verso una Società che è ancora restia ad accettare i più deboli, i più sfortunati, che hanno la sola colpa di essere nati diversi o di esserlo diventati per disgrazia.